Vidoni fallita, 110 lavoratori verso il licenziamento collettivo

Il tribunale di Udine ha deciso. E purtroppo la decisione è stata quella che si temeva, in linea con le richieste della Procura: con sentenza depositata venerdì 28 ottobre la Vidoni spa di Tavagnacco è stata dichiarata fallita, con il commissario uscente Giovanni Turazza nominato nel ruolo di curatore. Inutili gli appelli di chi, come il sindacato, auspicava una soluzione diversa, cioè l’approvazione di quel concordato che avrebbe consentito di dare continuità  all’azienda, tutelandone i  dipendenti e i contratti in portafoglio: quello in Sardegna sulla Olbia-Sassari, l’appalto Autovie venete a Pordenone e il parcheggio di Cortina, cantieri sui quali non mancheranno le manifestazioni d’interesse da parte di ex concorrenti.
E se l’azienda di Tavagnacco promette battaglia, annunciando ricorsi contro la sentenza del tribunale di Udine, per i suoi 110 dipendenti si avvicina il momento del licenziamento collettivo, con cessazione dell’indennità  di cassa integrazione straordinaria. Che verrà  sostituita, con l’iscrizione nelle liste di mobilità  e previa domanda da presentare all’Inps provinciale, dal trattamento di disoccupazione speciale edile. «Di qui a pochi giorni ““ spiega Francesco Gerin, della Fillea Cgil Udine ““ convocheremo i lavoratori per fare il punto sulla situazione e spiegare loro quali sono i passaggi tecnici da seguire. Previsti anche due incontri urgenti, da fissare nei prossimi giorni, con Confindustria Udine e con il curatore, perché dobbiamo fare ogni sforzo, anche dopo la sentenza del tribunale, per cercare di non disperdere del tutto quell’immane patrimonio di lavoro e di professionalità  che la Vidoni rappresenta per l’edilizia e per tutta l’economia friulana. A questo punto dobbiamo cercare di salvare il salvabile, pur nella consapevolezza che il vuoto lasciato da aziende come la Vidoni non potrà  mai essere colmato».