Trieste, Italcementi al capolinea

Avviata la procedura per 21 licenziamenti collettivi lla Italcementi di Trieste. Ad annunciarlo il segretario provinciale della Fillea Cgil Massinmo Marega, confermando purtroppo l’avvio di quello che si presenta come l’atto finale della ultrasessantenale storia dello stabilimento triestino, tre anni e mezzo dopo il passaggio di mano dalla famiglia Pesenti al gruppo tedesco Heidelberg. Obiettivo del sindacato, che attende la convocazione a Bergamo, quarttier generale  italiano del gruppo tedesco, l’ottenimento della cassa integrazione straordinaria: non sarà  facile, visto che dopo la riforma degli ammortizzatori sociali l’accesso a cigs e contratti di solidarietà  è soggetto alla prosecuzione dell’attività  aziendale, sia pure a fronte di una ristrutturazione.
Dopo aver superato i cento dipendenti nei primi anni Duemila, lo stabilimento aveva conosciuto un rapido declino, connesso alla tremenda crisi che ha colpito l’edilizia negli anni della recessione. Una crisi dalla quale il settore stenta ancora a risollevarsi e che aveva portato, nel caso di Italcementi, a una pesantissima ristrutturazione, culminata con la cessione, nel 2015, al gruppo Heidelberg, che quest’anno ha deciso la chiusura di Trieste.