Il sindacato che cambia: comprensorio Trieste-Gorizia, via alla sperimentazione

Prosegue il processo di riorganizzazione della Fillea Cgil, il sindacato che organizza i lavoratori dell’edilizia, dei materiali da costruzione, del legno e arredo. Obiettivo: stare sempre più sul territorio, con modelli flessibili in grado di liberare risorse per poter meglio difendere i lavoratori delle costruzioni, colpiti, purtroppo più di altri, da crisi e disoccupazione. Con questo spirito oggi è stata avviata ““ con il voto dei comitati direttivi della Fillea Cgil di Gorizia e della Fillea Cgil di Trieste, in coerenza con quanto deciso della conferenza di organizzazione della Cgil  nazionale  e con la piena condivisione della confederazione ““ la sperimentazione della Fillea Cgil Giuliano Isontina, con l’intreccio funzionale tra la struttura di Gorizia e quella di Trieste, che avranno da oggi un unico coordinamento composto da compagni delle due province e come unico coordinatore Marino Romito,  attuale segretario generale della Fillea Cgil di Trieste.

«Con questa sperimentazione ““ dichiara Alessandro Genovesi, della segreteria nazionale Fillea Cgil ““ proveremo anche in questo territorio a organizzare meglio le nostre energie, evitare sovrapposizioni, valorizzare il lavoro di squadra, mettendo insieme l’impegno specifico di funzionari e delegati a tutela dei lavoratori delle fabbriche e degli impianti fissi, tipico di alcuni, con la capacità   e l’esperienza tipicamente da cantiere edile di altri. Per dare sempre più tutela ed attenzioni ai nostri iscritti e ai tanti lavoratori che hanno bisogno di un sindacato più forte e meglio organizzato, meno burocratico o autoreferenziale e più 2.0, cioè aperto e in grado di adattarsi ai bisogni e ai modelli organizzativi e di impresa che cambiano».