Edilizia ancora nel tunnel, settore dimezzato rispetto al 2008

Non accenna a risalire il barometro delle costruzioni. A rivelarlo il consuntivo 2016 e i dati gennaio 2017 della Cassa edile di Udine, che continuano ad evidenziare un netto calo delle imprese iscritte, degli addetti e delle ore lavorate.
Nessuna inversione di tendenza, quindi, ma la prosecuzione di un calo che, prendendo a riferimento i numeri pre-crisi, assume i contorni di un vero e proprio crollo verticale. Se lo scorso anno si è chiuso infatti con una contrazione pari all’8% nelle imprese iscritte alla Casa edile, dell’11% per quanto riguarda gli operai e del 10% nelle ore lavorate, rispetto al 2008 i valori sono più che dimezzati. Analizzando i numeri del dettaglio, le imprese sono scese dalle oltre 1.350 del 2008 a un numero medio mensile di 735  lo scorso anno, per scendere ancora a quota 664 a gennaio: nove anni fa erano più del doppio. Più che dimezzato anche il numero degli addetti, passato da una media mensile di 6.500 nel 2008 ai 3.300 del 2016, per scendere addirittura sotto quota 3.000 (2.926) a gennaio. Ancora più marcata la flessione delle ore lavorate, ridottesi addirittura a un terzo rispetto ai volumi pre-crisi: se nel 2008 si erano sfiorati i 10 milioni di ore, con una media mensile di 800mila, il 2016 si è chiuso con solo 4,4 milioni di ore denunciate, appena 360mila al mese, per poi toccare un minimo storico di 258mila a gennaio.
Unico segno meno con una connotazione positiva quello della cassa integrazione, che nelle costruzioni registra un calo del 31% a livello regionale (dati Inps) e del 25% a Udine (dati Cassa edile): una flessione che risente sì delle sempre più ridotte dimensioni del settore e dei fattori climatici, ma che può essere interpretato anche come sintomo (l’isolato, per la verità ) di allentamento della crisi. Tra i fattori da tenere in considerazione, infine, anche la destrutturazione di un comparto dove la crisi e la scomparsa di tante aziende storiche vede proliferare le tipologie contrattuali, il lavoro precario e sommerso, le finte partite Iva: una giungla che purtroppo favorisce il proliferare di fenomeni di violazione delle tutele contrattuali e previdenziali, i fenomeni di illegalità , le violazioni delle norme di sicurezza, il rischio di vere e proprie infiltrazioni criminali.

I DATI DELLA CASSA EDILE DI UDINE