Ecobonus e ristrutturazioni, il Governo lavora alla proroga

È cominciata la corsa dei bonus verso la prossima legge Finanziaria. La conferma delle tre misure (riqualificazione energetica, ristrutturazioni, bonus mobili) che hanno contribuito a rendere un po’ meno pesante la crisi dell’industria delle costruzioni e del mobile è legata, ovviamente, all’individuazione necessaria a finanziare gli sgravi fiscali attualmente in vigore (rispettivamente del 65% per l’energia, del 50% per ristrutturazioni e connessi acquisti di arredi). Impresa non facile, vista la lunga serie di agevolazioni e interventi che dovranno trovare analoga copertura, dal famoso bonus di 80 euro fino agli sgravi contributivi sulle assunzioni a tempo indeterminato, introdotti dall’inizio di quest’anno.
Secondo le anticipazioni, l’intenzione del Governo sarebbe quella di estendere per ulteriori tre anni il cosiddetto pacchetto casa, addirittura con l’obiettivo di rendere autonomo il bonus mobili (cioè non più condizionato alla realizzazione di interventi di ristrutturazione) e di estendere il cosiddetto ecobonus (cioè la detrazione del 65% per riqualificazioni energetiche) ad altri soggetti (ad esempio imprese ed edifici pubblici). Ipotizzate anche misure ulteriori per favorire anche gli incapienti, cioè i soggetti che in virtù del proprio basso reddito non pagano tasse e pertanto non traggono alcun vantaggio dalle detrazioni fiscali.